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PSICOMOTRICITA'
Per Psicomotricità si intende la pratica socio-educativa e di aiuto psicomotorio che, attraverso l’uso del corpo e del gioco, aiuta a sperimentare azioni, relazioni e modalità comunicative del bambino.
Il trattamento psicomotorio ha un duplice scopo: terapeutico/riabilitativo e educativo/relazionale. Ha come obiettivo aiutare il bambino, sin dalla prima infanzia, nello sviluppo motorio, affettivo e cognitivo:
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La Psicomotricità Terapeutica può essere efficace per bambini con disturbi dello sviluppo, con difficoltà della coordinazione motoria, neuro-motorie o laddove sia presente una disabilità intellettiva.
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La Psicomotricità Educativa è utile per tutti i bambini, in particolare per quelli timidi e insicuri perché migliora la fiducia in se stessi e negli altri, potenziando la capacità di interazione.
Stimolando l’attenzione, la percezione, la memoria e la motivazione è indicata anche per i bimbi molto vivaci che fanno fatica a concentrarsi.
L’espressività di un bambino è determinata dall'integrazione di motricità, volontaria e involontaria, ed attività psichica, affettiva e cognitiva.
La chiave del gioco è fondamentale, ed è per questo che nella fase iniziale la psicomotricista effettua una valutazione globale della Persona, attraverso l’osservazione del gioco spontaneo, la comunicazione, la concentrazione e la creatività del bambino, e propone un percorso personalizzato adatto alle specifiche necessità cognitive del bambino.
Il materiale del setting (cubi, rettangoli di gomma piuma, materassi, palle, teli,corde,..) è ben definito ed al suo interno il gioco viene vissuto come un spazio di sicurezza fisica ed affettiva, volto a creare le condizioni necessarie a favorire il cambiamento e lo sviluppo del bambino.
La terapia psicomotoria è utile quando si verificano blocchi o rallentamenti nel processo di maturazione psico-corporea dei bambini: disturbi dell’espressività motoria, ritardi dello sviluppo psicomotorio, ritardi cognitivi, disturbi e ritardi del linguaggio, difficoltà relazionali (aggressività o inibizione), difficoltà comportamentali.
Si rivolge solitamente ai bambini di età compresa solitamente tra gli 0 e gli 8-9 anni.
Ai fini di ottenere un miglior risultato, è fondamentale che vi sia, fin dall'inizio del percorso, una stretta collaborazione con la famiglia e l’ambiente scolastico. In questo modo le nuove abilità acquisite dal bambino, vengono concretizzate e messe in pratica nella vita di tutti i giorni.
Lo Psicomotricista lavora in équipe con i professionisti delle Specialità di:
Chi può operare in Italia
Fin dal 1972 la formazione degli psicomotricisti si realizza presso scuole di Psicomotricità presenti sul territorio nazionale. Attualmente la formazione si effettua con corsi triennali di almeno 2400 ore, ripartite in tre aree di formazione (Formazione Personale, Teorica e Pratica) secondo quanto concordato a livello nazionale ed europeo, dando attuazione alle direttive dell'Unione Europea.